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Noventa, Giàcomo.

Pseudonimo di Giacomo Ca' Zorzi. Saggista e poeta italiano. Dopo aver compiuto gli studi a Torino, dove fu in contatto col gruppo di Gobetti e di "Rivoluzione Liberale", nel 1936 fondò con A. Carocci la rivista "La riforma letteraria" (1936-39), di orientamento moderatamente antifascista. Fu poeta di sottile sensibilità e di lucida passione, specialmente in dialetto veneziano. Nel dopoguerra, fondò e diresse a Venezia la "Gazzetta del Nord" (1946-47) e, a Torino, il "Socialista moderno" (1949-50), propugnando un socialismo democratico e cattolico. Nel 1956 pubblicò la raccolta intitolata Versi e poesie e due anni dopo il pamphlet Il vescovo di Prato, ispirato a monsignor Fiordelli, conosciuto per aver perseguitato due concittadini come "pubblici concubini". Nei suoi versi N. si rifece ai romantici tedeschi, in polemica con la poesia del Novecento. Alternò i temi dell'amore con quelli civili, esprimendo con estrema solennità uno sgomento tipicamente esistenzialistico. Altre opere: Versi e poesie di Emilio Sarpi (1963); Nulla di nuovo (1960) e I calzoni di Beethoven (1965), entrambi in prosa (Noventa di Piave, Venezia 1898 - Milano 1960).