Pittore italiano. In contatto, durante gli anni Cinquanta, con il gruppo
astrattista Forma I, diresse poi con A. Perilli la rivista "L'esperienza
moderna". Negli ultimi anni furono intensi anche i legami e gli scambi culturali
con i poeti del Gruppo 63. La sua produzione, improntata nella fase iniziale ad
un esistenzialismo gestuale, assunse poi, dal 1958, i caratteri specifici della
pittura-scrittura, in cui venivano accostati elementi cuneiformi, epigrafi,
manoscritti (
Scritture, 1962;
Il grande linguaggio, 1963) o ancora
simboli magico-esoterici quali i mandala, segni solari, statuette votive (
La
tavola degli ornamenti, 1965) (Vienna 1925 - Milano 1968).