Poeta polacco. Dopo aver trascorso i primi anni di vita a Varsavia, dove
compì studi irregolari, nel 1842 incominciò a viaggiare per
l'Europa, soggiornando in Italia, Germania e Francia. Nel 1852, trovandosi in
uno stato di estrema indigenza, emigrò negli Stati Uniti, dove rimase
solo due anni, guadagnandosi da vivere con un lavoro manuale. Tornato in Europa,
si stabilì a Parigi, dove trascorse il resto della sua esistenza,
misconosciuto dalla critica e dal pubblico. Pubblicò in vita solo un
volume di
Poesie (1863) e due poemi,
Promethidion (1851) e
Della libertà della parola (1869), incentrati sui temi dell'arte,
della bellezza e dell'amore. A rivalutare
N. fu la critica neoromantica
e, in particolar modo, Zenon Przesmycki che, vedendo in lui un precursore del
simbolismo, ne curò le edizioni delle opere (1912). Si ricordano ancora:
A Dorio ad Phrigium (1872); i drammi
Dietro le quinte (1869),
L'anello della Gran Dama (1872); la tragedia
Cleopatra (1878)
(Korona, Masovia 1821 - Parigi 1883).