Uomo politico cambogiano. Dopo aver studiato a Saigon e a Parigi, nel 1941
salì al trono. Durante l'occupazione giapponese si fece interprete della
riscossa nazionale e nell'immediato dopoguerra si impegnò per contenere,
da un lato, la pressione coloniale francese e, dall'altro, il movimento
rivoluzionario legato alle forze operanti nel Vietnam. Dopo che la Cambogia ebbe
conquistato l'indipendenza dalla Francia, nel 1955 rinunciò al trono in
favore del padre, Norodom Surmarit. Divenuto capo del Governo alla morte del
padre (1960), si fece eleggere capo dello Stato, senza la qualifica regia. La
sua linea politica, definita di "neutralismo positivo", sollevò
l'ostilità dell'Occidente e la violenta reazione della Thailandia e del
Vietnam del Sud. Nel 1967, in seguito a gravi sommosse,
N. fu costretto
ad assumere i pieni poteri, ai quali rinunciò nel gennaio dell'anno
seguente. Nel 1970 venne destituito da un colpo di Stato militare capeggiato dal
generale Lon Nol. Rifugiatosi a Pechino, diede vita a un Governo in esilio che
sostenne la guerriglia dei Khmer rossi. Dopo la vittoria di questi (aprile
1975), riassunse la carica di capo dello Stato; allontanatosi dalle posizioni
eccessivamente radicali dei Khmer, nel 1976 diede le dimissioni. In seguito
all'invasione vietnamita si trasferì a Pechino e, nel 1982, divenne
presidente del Governo in esilio. Dimessosi da tale carica nel 1985, negli anni
seguenti agì come mediatore, nel tentativo di riportare la pace nel
Paese. Nel 1993, in seguito all'approvazione di una nuova Costituzione,
N.S. venne nominato re, con funzioni puramente cerimoniali. Fu eletto
primo ministro il figlio Norodom Ranariddh. È anche un valente musicista
e regista cinematografico (n. Pnom Penh 1922).