Nome con il quale vengono indicate due guerre combattute dalla Svezia, nei secc.
XVII e XVIII, per assicurarsi il predominio politico e commerciale sulle regioni
che si affacciano sul Mar Baltico. ║
Prima g. del N. (1654-60):
scoppiata a causa delle pretese del re di Polonia, Giovanni Casimiro, al trono
svedese, la guerra ben presto si allargò, assumendo dimensioni europee.
Nel 1655 gli Svedesi invasero la Polonia, che fu costretta ad accettare come re
il sovrano di Svezia Carlo X. Tuttavia, ben presto si accese un movimento
nazionalistico di rivolta guidato da Stefan Czarniecki, contro cui, in un primo
momento, Carlo X, trovò l'appoggio di Federico Guglielmo di Brandeburgo e
di Giorgio II Ràkòczy, principe di Transilvania. Le sorti del
conflitto, che parevano favorevoli agli Svedesi, furono rovesciate dall'appoggio
dato alla Polonia dall'imperatore Leopoldo I e dalla Danimarca (1657). Nel corso
dello stesso anno, anche il Brandeburgo passò alla coalizione polacca.
L'intervento francese a favore della Svezia, sua alleata orientale,
riuscì a riequilibrare le forze, portando alle paci di Oliva con la
Polonia (1660) e di Copenaghen con la Danimarca (1660), che permisero alla
Svezia di stabilire il predominio su Pomerania e Livonia (abbandonata dai
Russi), mentre costrinsero il Regno di Danimarca a cedere agli Svedesi la Scania
e le isole Aland. ║
Seconda g. del N. (1700-21): il conflitto vide
contrapporsi alla Svezia una coalizione (Danimarca, Polonia e Russia) che,
approfittando del fatto che la Francia, tradizionale alleata della Svezia, fosse
occupata nella guerra di successione spagnola, riuscì a rompere
l'egemonia svedese sul Baltico. Le ostilità furono aperte dai Danesi;
immediatamente Carlo XII, re di Svezia, sbarcò in Danimarca, costringendo
il re Federico IV alla pace (agosto 1700). Sconfitti i Russi a Narva (novembre
1700), dopo la battaglia di Kliszòw (luglio 1702), Carlo XII
occupò la Polonia, imponendo come re Stanislao Leszczynski. Nell'estate
del 1708, il re di Svezia tentò l'avanzata in territorio russo ma, dopo
una difficile campagna invernale, il suo esercito fu sbaragliato a Poltava
(giugno 1709) dalle armate di Pietro I. Carlo XII riuscì a porsi in salvo
e si rifugiò presso il sultano turco. Fallito il tentativo di allearsi
con questi, il sovrano svedese rientrò in patria per mettersi alla guida
di un tentativo di riscossa. Cadde tuttavia nell'assedio di Fredrikshald e, con
la sua morte (dicembre 1718), la guerra ebbe fine. La Svezia, a seguito di una
serie di trattati separati, di cui l'ultimo fu quello di Nystad (1721) con la
Russia, perse la sua posizione di predominio nel Nord Europa a favore della
Russia.