Compositore italiano. Dopo aver studiato con G.F. Malipiero, B. Maderna e H.
Scherchen, elaborò un proprio stile personale aperto all'uso di nuove
tecniche (musica elettronica e concreta, elaborazioni extrastrumentali, ecc.).
Dopo l'esecuzione delle sue prime opere a Darmstadt (
Variazioni
canoniche, 1950;
Polifonica-Monodia-Ritmica, 1951), fu considerato
uno dei capifila del movimento della neoavanguardia post-seriale.
N. non
volle però mai aderire allo scientismo positivista dominante a Darmstadt
e, in particolare, non condivise le teorie nichiliste in musica. La sua
formazione marxista e l'adesione al Comunismo lo portarono a considerare la
musica un messaggio civile e morale. In
N. le ricerche compiute in campo
musicale si legarono, infatti, alle questioni morali e intellettuali della
società contemporanea e in molte composizioni appare chiaro il messaggio
politico. Si ricordano:
Epitaffio per García Lorca (1952),
La
victoire di Guernica (1954),
Il canto sospeso (1956),
Cori di
Didone (1958),
Intolleranza 1960 (1961),
A floresta è joven
e cheja de vida (1967),
Non consumiamo Marx (1969),
Al gran sole
carico d'amore (1975),
Sofferte onde serene per pianoforte e nastro
magnetico (1977),
Fragmente-Stille an Diotima per quartetto d'archi
(1980),
Donde estas Hermano? (1982),
Guai ai gelidi mostri (1983),
Prometeo (1988) (Venezia 1924-1990).