(o
Nizzoli). Umanista e filosofo italiano. Professore
nell'università di Parma e a Sabbioneta, sotto il profilo stilistico fu
ciceroniano convinto, considerando la prosa di Cicerone come modello
insuperabile di scrittura e di eleganza. In campo filosofico fu, tuttavia,
acerrimo oppositore della cieca adorazione per le opere degli antichi e del
principio di autorità, divenendo uno dei massimi esponenti
dell'antiaristotelismo italiano. Fra le sue opere ricordiamo:
Observationes
in M. T. Ciceronem, più volte ristampate anche col titolo di
Thesaurus ciceronianus; e il
De veris principis et de vera ratione
philosophandi contra pseudophilosophos libri IV, di cui Leibniz curò
due ristampe tedesche (1671, 1674) con il titolo di
Antibarbarus
philosophicus (Brescello, Reggio Emilia 1498 - Sabbioneta, Mantova
1576).