Chim. - Termine chimico indicante i composti dell'azoto trivalente. ║
Acido n.: composto chimico di formula HNO
2, che è noto
solamente in soluzioni acquose, mentre sono stabili i suoi sali (nitriti). Le
soluzioni di acido
n. agiscono sia da ossidanti sia da riducenti. A
temperature superiori all'ordinaria, le soluzioni di acido
n. si
decompongono dando acido nitrico e liberando ossido di azoto. ║
Anidride n.: composto di formula N
2O
3; è un
liquido che bolle a –10 °C decomponendosi in NO e NO
2; con
gli alcali forma i nitriti corrispondenti; si scioglie in acqua dando soluzioni
di acido
n. ║
Ossido n. (o protossido d'azoto o ossidulo):
gas di formula N
2O, incolore, inodore, insolubile in acqua e ancor
più negli oli, che si ottiene dal nitrato d'ammonio, riscaldato al di
sopra di 170 °C. Respirato, provoca una leggera ebbrezza, ed è per
questo che viene chiamato gas esilarante. Si usa in anestesia con effetto che
varia da analgesia ad anestesia completa, a seconda della sua concentrazione
nella miscela (con ossigeno) usata per l'inalazione. È innocuo per
l'organismo, attraverso il quale passa senza subire alterazioni. ║
Malattie da gas n.: dovute per lo più agli ossidi
n. e
nitrico, al biossido e al tetrossido d'azoto; ne sono colpiti gli operai delle
industrie che producono acido nitrico e suoi derivati, acido solforico ed
esplosivi. Consistono in lesioni dell'apparato respiratorio (edema polmonare
acuto, bronchiti, broncopolmoniti, polmoniti), talora di notevole
gravità. Si curano somministrando ossigeno, analettici, fleboclisi
glucosate e con lunghi periodi di riposo e di allontanamento dai posti di lavoro
dove è stata contratta la malattia.