Chim. - Processo chimico consistente nell'insieme di reazioni con cui un
composto organico, reagendo con l'acido nitrico, sostituisce un suo atomo di
idrogeno con il gruppo NO
2, liberando una molecola di acqua secondo
la formula RH + HNO
3 = RNO
2 + H
2O. Se il gruppo
NO
2 si lega ad un atomo di carbonio, il composto si trasforma in un
nitroderivato; se si lega ad un gruppo OH di un alcool, dà un estere
nitrico o nitrito. Durante la reazione si ha prima la formazione di ioni
nitronio NO
2+ che, successivamente, attaccano la molecola
organica, sostituendone uno ione H
+. In genere, l'acido nitrico deve
essere impiegato ad elevata concentrazione per impedire che l'acqua prodotta
durante la reazione lo diluisca. Per ovviare a tale inconveniente, nelle
n. industriali si ricorre alla miscela solfonitrica o a miscele di acido
nitrico con anidride acetica o altri disidratanti, oppure al biossido d'azoto, o
all'anidride nitrica, ecc. Vengono nitrati, soprattutto, gli idrocarburi e altri
composti aromatici. Con tecniche nuove è anche possibile la
n.
delle paraffine. Esteri nitrici vengono ottenuti soprattutto dalla glicerina,
dal glicole etilenico, dalla pentoeritrite, dalla cellulosa, usando la miscela
solfonitrica. I prodotti della
n. hanno interesse nel campo delle materie
plastiche, degli esplosivi, degli intermedi per alcuni sintetici, dei prodotti
di uso farmaceutico.