Patriota e storico italiano. Prese parte ai moti del 1848 dopo i quali si
iscrisse alla setta dell'Unità d'Italia. Condannato a 30 anni di
reclusione, fu compagno di carcere di Poerio, di Settembrini e di Spaventa.
Essendogli stata commutata la pena nell'esilio perpetuo, si recò a Malta
e a Firenze per poi tornare, dopo la caduta dei Borboni, a Napoli. Eletto
deputato, si dedicò a studi storici ed economici. Tra le sue opere
ricordiamo:
Roma prima e dopo il 1870,
Gli ultimi 36 anni del reame di
Napoli,
Il generale Cialdini e i suoi tempi,
Ferdinando II e il
suo regno,
La storia del regno di Napoli (San Giorgio la Montagna,
Benevento 1820 - Napoli 1902).