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Nin, Andrés.

Uomo politico spagnolo. Orientatosi verso il comunismo anarchico e divenuto dirigente della Confederazione del Lavoro (CNT), fu tra i fondatori del Partito comunista spagnolo. Dal 1922 al 1930 visse in Unione Sovietica dove ricoprì la carica di segretario dell'Internazionale sindacale rossa. Vicino a Trotzkij, nel 1927 fu espulso dal PCUS e nel 1930 dalla stessa Unione Sovietica. Rientrato in Spagna, si diede ad organizzare un movimento di opposizione di sinistra, nella convinzione che i tempi della rivoluzione proletaria fossero ormai maturi. Nel 1935 fondò il POUM, il Partito operaio per l'unificazione marxista, che fu tra le forze più attive nel Governo autonomo della Catalogna durante la guerra civile. In contrasto sia con il Partito comunista, per la sua impostazione stalinista, sia con il Fronte popolare, per la sua politica riformista e moderata, N. fu tra i protagonisti della lotta per l'autonomia catalana. Nel giugno del 1937 tutti i dirigenti del POUM furono imprigionati con l'accusa di alto tradimento. N., arrestato prima degli altri, non fu giudicato da un tribunale spagnolo, ma venne direttamente consegnato ad agenti sovietici della GPU e, dopo un processo sommario, venne giustiziato. Nel frattempo fu diffusa la notizia che N., liberato da soldati della Falange, si trovasse a Burgos, sotto la protezione di Franco. Solamente nel secondo dopoguerra la memoria di N. fu riabilitata (Vandrell, Tarragona 1892-1937).