(dal latino
nimbus: nuvola, nembo). Sfolgorio di luce, aureola. ║
Il disco o cerchio luminoso che è posto intorno alla testa in immagini di
divinità pagane, di Cristo, dei santi, ecc. ║ Ant. - Lo stesso che
nembo. ● Encicl. - Nell'arte greca il
n. appare come
attributo di particolari divinità connesse al culto solare (Apollo, Elio,
Eos, Artemide-Selene); talvolta esso si arricchisce di elementi ornamentali a
cerchi concentrici o a raggi. In particolare, il
n. radiato diventa
tipico di Elio nonché di Mitra, e viene utilizzato anche per le effigi
degli imperatori romani divinizzati. A partire dal IV sec. comincia ad apparire
anche nell'arte cristiana, ma si diffonde in modo stabile solo durante il VI
sec. Riservato originariamente alla figura di Cristo (
n. crocifero,
quando è inserita una croce o
monogrammato, qualora appaia il
monogramma
X), il suo uso viene poi esteso alla Vergine, ai santi, agli
apostoli, ai personaggi dell'Antico Testamento. Il
n. triangolare
è riservato a Dio padre, quello con la croce spetta solo a Cristo, quello
senza croce indica un santo canonizzato, mentre il
n. formato da una
serie di raggi simboleggia uno dei beati non canonizzati. Dall'VIII al XIII
sec., nell'arte cristiana d'Occidente è diffuso l'uso di distinguere i
personaggi viventi, o comunque non santi, con un
n. quadrato. Il
n.
dorato (detto anche aureola o mandorla), che racchiude l'intera persona,
viene riservato esclusivamente alla Vergine, a Dio o a Cristo nelle
raffigurazioni del suo trionfo.