Città (56.500 ab.) del Montenegro. Fu costruita sui resti della romana
Anagustum, presso la riva del fiume Zeta che in quel punto dà
origine a una fertilissima vallata. Poco lontano da
N., le acque del
fiume scompaiono sotto la soglia carsica (parete rocciosa nella quale si aprono
caverne sotterranee) di Stubica; più avanti lo Zeta ritorna ad affiorare
e continua il suo corso in superficie per giungere a Podgorica, dove immette le
sue acque nella Morača.
N. dista 75 km da Podgorica e vi è
collegata da una linea ferroviaria che si inoltra poi verso la costa adriatica.
Cartiere, fabbriche di birra, industrie della cellulosa, del legno e fonderie di
alluminio (la bauxite è molto diffusa nei dintorni). ● St. e Arte -
A
N. si trova il monastero di San Basilio, antica fortezza dei Turchi,
espugnata dai Montenegrini dopo un assedio durato più di due mesi e mezzo
(1877). Fin dall'antichità
N. fu sempre considerata
località di grande importanza strategica, da cui era possibile
controllare il passo della Duga che unisce il Montenegro alla Erzegovina. Dopo
la liberazione dai Turchi, il principe Nicola di Montenegro provvide a far
ricostruire, ammodernandola, la cittadina, che scelse come sua personale
residenza.