Compositore svizzero. Studiò a Vienna con Moscheles, a Roma e a Napoli
con Fioravanti e Zingarelli. Nel 1821, dopo aver completato gli studi, si
stabilì a Ginevra per dedicarsi all'insegnamento del pianoforte, ma due
anni dopo si recò a Parigi dove rimase stabilmente. Qui compose alcune
opere teatrali:
Stradella (1837),
Maria Stuarda (1844) e
La
Fronde (1853). Deluso dagli scarsi risultati,
N. preferì
dedicarsi alla composizione di musica sacra e all'insegnamento. Fondò,
perciò, l'Ecole Niedermeyer (1835) che continuava le tradizioni
dell'Ecole Choron, avviata dal musicista Choron nel 1818 al fine di preparare
adeguatamente organisti e maestri di cappella. La scuola di
N. si
specializzò nell'insegnamento del canto gregoriano, ed ebbe il merito di
diffondere e di approfondire gli studi sui polifonisti dei secc. XV e XVI. Tra i
più illustri allievi di
N. ricordiamo A. Messager e G.
Fauré. Nel 1855, in collaborazione con d'Ortigue, scrisse il
Traité théorique et pratique du plain-chant; sempre
affiancato da d'Ortigue, nel 1857 iniziò la pubblicazione di "La
Maîtrise", un'interessante rivista di musica sacra (Nyon, Vaud 1802 -
Parigi 1861).