Patriota e uomo politico italiano. Esule nel 1848, dopo i falliti moti
insurrezionali delle Calabrie, partecipò nel 1849 alla difesa di Roma e
fu ferito. Nel 1857, per aver preso parte alla spedizione di Sapri, fu
condannato a morte. La pena gli fu commutata in quella della galera a vita.
Liberato da Garibaldi (1860), combatté al suo fianco nell'Italia
meridionale e fu ancora con lui nelle Campagne del 1866 e del 1867. Deputato dal
1861, fu ministro dell'Interno nel 1876-77 e nel 1891-92 (Sambiase, Catanzaro
1828 - Vico Equense, Napoli 1894).