Filosofo neopitagorico. Fu il più autorevole diffusore, con Moderato di
Cadice, del Neoplatonismo. La sua opera
Introduzione aritmetica
meritò il commento di Giamblico, di Giovanni Filopano, di Soterico e la
traduzione in latino di Apuleio e di Boezio, come pure quella in arabo di Thabit
Qurra. Fozio e Giamblico ci hanno tramandato soltanto ampi frammenti della sua
Teologia aritmetica, mentre il
Manuale delle armonie, che
costituisce la fonte più antica delle teorie musicali pitagoriche, fu
edito in latino nel 1652 ad Amsterdam (I sec. d.C.).