Pittrice italiana. Compiuti gli studi di pittura e storia dell'arte presso liceo
artistico di Venezia, ha iniziato l'attività artistica nel 1950, entrando
in contatto con pittori della Scuola di Burano, corrente dalla quale si è
in seguito allontanata. Dopo essersi dedicata per molti anni allo studio
dell'arte contemporanea, con particolare interesse ai movimenti dal Futurismo a
Corrente, è tornata a dipingere negli anni Ottanta. La sua produzione
comprende numerosi paesaggi a olio, che ritraggono scenari delle Dolomiti e del
lago di Garda. In queste opere, mai puramente paesaggistiche o descrittive,
grande importanza è affidata agli effetti creati dal colore e dalla luce:
le pareti rocciose delle Dolomiti, in particolare, appaiono chiare e solari,
immaginifiche e astratte, pur restando aderenti alla realtà. La pittura
della
N.O. sembra percorrere, "con l'attenzione e la passione di uno
scalatore, l'ascesa faticosa verso il silenzio della vetta", riuscendo a
conseguire il distacco dalla logorante quotidianità della terra. Secondo
il critico C. Masi "l'autrice opera con mezzi tecnico-espressivi sullo scambio
di codici tra arte e realtà, al di là del bello-ideale; e allora
la natura che sembra arte si fa arte che sembra natura, ed è subito
commozione estetica". Le opere della pittrice sono state esposte con successo in
numerose mostre personali e collettive nel Veneto, in Alto Adige e in Lombardia
(n. Venezia 1920).