Letterato italiano. Inizialmente classicista (come risulta dal poema didascalico
La coltivazione dei cedri, 1815, e dalla tragedia
Canace, 1818),
aderì poi al Romanticismo, che celebrò ne
La musa romantica
(1819) e nel discorso
Fanatismo e tolleranza in fatto di lettere (1820).
Collaboratore del "Conciliatore", nel 1821 venne espulso dall'insegnamento;
tradusse, tra l'altro, poemi di Byron e il
Macbeth di Shakespeare
(Brescia 1788-1855).