Filosofo e storico greco di Siria. Ebbe importanti mansioni alla corte di Erode
di Giudea, presso il quale fu anche bibliotecario. Trasferitosi a Roma dopo la
morte del sovrano e la spartizione del Regno (4 a.C.), sembra sia vissuto a
Roma, protetto dall'imperatore Augusto. La sua speculazione filosofica si
attenne rigorosamente a quella aristotelica; commentò lo scritto
pseudo-aristotelico
Sulle piante (l'omonimo trattato di Aristotele
andò perduto), che venne diffuso nel tardo Medioevo attraverso traduzioni
in arabo. Scomparse le altre sue opere filosofiche, restano frammenti di una
biografia di Augusto e delle
Storie, la sua opera principale in 144
libri, dalle origini ai suoi tempi, di cui si servì abbondantemente anche
lo storico Giuseppe Flavio (Damasco 64 a.C. circa - 10 d.C. circa).