Pittore greco. Dalle fonti letterarie si può dedurre che fosse
particolarmente abile negli effetti cromatici e di luce, ottenuti mediante l'uso
di particolari artifici tecnici, quali l'uso della biacca bruciata. Oltre
all'attività di ritocco di numerose statue (fra le quali alcune di
Prassitele), le fonti ricordano pitture di soggetto funerario e quadri di
soggetto mitologico. L'influenza della pittura di
N. è evidente in
alcune opere di epoca romana (Atene IV sec. a.C.).