Uomo politico sud-vietnamita. Governatore della provincia di Quang Tri dal 1930
e ministro degli Interni dell'Annam nel 1932, fu catturato (1945) durante la
guerra d'indipendenza contro la Francia dai Viet Minh; rilasciato, trascorse un
lungo periodo all'estero rimpatriando solo nel 1954, quando l'imperatore Bao Dai
lo pose a capo del Governo sud-vietnamita. L'anno successivo riuscì a far
dichiarare decaduto l'imperatore Bao Dai e a proclamare la Repubblica. Pur
mantenendo la carica di primo ministro fino al 1963,
N. divenne anche
capo di Stato, seguendo una linea politica di "pacificazione" forzata, che
prevedeva la soppressione di qualunque forma di dissenso e di opposizione.
Creò quindi i cosiddetti "centri di prosperità", in realtà
organi di controllo dei villaggi che il potere considerava sospetti o pericolosi
per la propria stabilità. La dura linea adottata da
N. (il quale,
peraltro, ebbe il merito di dare al Vietnam del Sud le basi di uno Stato
moderno) ebbe però come conseguenza quella di favorire una migliore
organizzazione dell'opposizione, che a partire dal 1960 si costituì in
Fronte Nazionale di Liberazione. Nonostante la situazione di instabilità,
in particolare frutto del dissenso della classe dirigente buddhista, il regime
si resse fino al 1963 quando
N. fu rovesciato da un colpo di Stato
militare e ucciso (Quang Binh, Annam 1901 - Saigon 1963).