Seguace della scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff intorno al
1878. Gli stessi Burgmann e Osthoff formularono, nella loro opera
Morphologische und Untersuchunen, pubblicata nel 1878, l'idea ispiratrice
della scuola, con queste parole: "Ogni mutamento fonetico, in quanto procede
meccanicamente, si compie seguendo delle leggi senza eccezioni". Le eccezioni e
le deviazioni venivano spiegate dai
n. con l'azione simultanea e
parallela di più leggi. Altre caratteristiche importanti della scuola
n., che costituisce insieme una sintesi e un superamento delle teorie
linguistiche legate a concezioni positivistiche, si possono riassumere
nell'interesse predominante per la fonetica, per la lingua proveniente dalla
tradizione popolare e per i problemi linguistici di ordine diacronico.
All'opposto, i
n. dimostrano disinteresse per la morfologia, per la
sintassi, per la lingua letteraria e per gli aspetti sincronici. Esponenti
importanti della scuola, oltre ai fondatori, sono H. Paul, B. Delbrück e E.
Sievers.