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Nemours.

(dall'omonima città della Francia). Famiglia nobile francese. Gualtiero I: fu il capostipite che seguì Luigi VII nella seconda crociata. I suoi eredi cedettero le terre della famiglia alla Monarchia. Nel 1462 la città di Nemours venne data come ducato a Giacomo d'Armagnac da re Luigi XI. In seguito ad un complotto contro il re, Giacomo venne fatto prigioniero e decapitato. I suoi due figli, Giovanni e Luigi (1472-1503), uscirono dalla Bastiglia alla morte di Luigi XI, riebbero terre e titoli e si succedettero nel ducato per concessione di Carlo VIII. Luigi fu a capo dell'esercito che conquistò Napoli, ne fu nominato viceré e fu ucciso in battaglia a Cerignola (1503) dagli Spagnoli. Nel 1505 il ducato venne dato a Gastone de Foix e, alla morte di questi nel 1512, Francesco I lo assegnò alla zia di questi Filiberta di Savoia e al marito di lei Giuliano de' Medici. Alla loro morte il ducato passò al fratello di Filiberta, Filippo di Savoia, che iniziò il ramo dei Savoia-N.. Il figlio di questi, Giacomo (Vauluisant 1531 - Annecy 1585), si segnalò nelle guerre contro gli Ugonotti, liberando re Carlo IX loro prigioniero. Suo figlio, Carlo Emanuele (1567-1595) combatté contro gli Ugonotti e fu a capo della Lega cattolica che difese Parigi contro Enrico IV. Tentò quindi di estendere i suoi domini a spese della città di Lione ma venne ucciso in combattimento. Gli successe il fratello Enrico (1572-1632) che si schierò dapprima con la Lega cattolica, riappacificandosi poi con Enrico IV nel 1596. Gli successero prima il figlio Carlo Amedeo (1624-1652) e quindi Enrico II (1625-1659) che non ebbero eredi, per cui il ducato passò agli Orléans. ║ Il titolo di duca di N. venne ristabilito per Luigi Carlo Filippo Raffaele d'Orléans, secondogenito di Luigi Filippo di Francia, che venne dapprima eletto re del Belgio nel 1831, mentre successivamente gli fu offerta la corona di re di Grecia, ma venne costretto dal padre a rifiutare entrambi i titoli per ragioni di politica internazionale. Si distinse successivamente nelle campagne militari contro gli Olandesi (1831-32) e poi in Algeria, nella presa di Costantina (1837). Sospettato, anche se a torto, di simpatie reazionarie, non incontrò mai il favore della pubblica opinione che gli divenne specialmente ostile dopo la morte del fratello maggiore allorquando venne nominato eventuale reggente del regno. Esule in Inghilterra dopo la rivoluzione del 1848, mantenne sempre una posizione moderata cercando di conciliare le varie correnti filomonarchiche degli esiliati. Tornato in Francia dopo la caduta del Secondo Impero, venne reintegrato nel grado di generale di divisione ma si dimise per protesta nel 1886 quando venne approvata una legge contro i privilegi delle antiche dinastie reali (Parigi 1814 - Versailles 1896).