Apparato urticante dei celenterati. Consiste in una vescicola ovoidale con una
propria parete la quale, in un punto della sua superficie libera, si innesta
all'interno sotto forma di un lungo filamento cavo e avvolto. Al minimo
contatto, la cellula si contrae e comprime il
n., il cui filo fuoriesce
all'esterno. Il liquido corrosivo contenuto nella vescicola viene allora
proiettato all'esterno attraverso il filo urticante; è in grado di
uccidere gli animali di cui il celenterato si nutre e talvolta determina
irritazione della pelle anche dell'uomo che sia venuto in contatto con attinie e
meduse.