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Necrosi.

Biol. - Processo irreversibile che conduce, attraverso alterazioni strutturali, alla morte di cellule, tessuti o una parte più o meno circoscritta di un organismo vivente. Le cause che provocano alle cellule viventi lesioni tali da determinare la n. possono essere di natura fisica (traumi, ustioni, congelamento, forti scariche elettriche, azioni meccaniche violente che rompono o schiacciano i tessuti); chimica (tossici esogeni ed endogeni); circolatoria (infarti, arteriti); microbica (azione delle tossine liberate da germi patogeni). L'organismo tende a difendersi dal tessuto necrotico isolandolo con uno strato cellulare detto di demarcazione. A seconda della causa e del tessuto colpito si hanno diversi tipi di n.N. da coagulazione: interessa più di frequente fegato, pancreas, milza e rene; porta alla trasformazione del tessuto necrotizzato in una massa piuttosto consistente, impregnata dal plasma sanguigno coagulato per l'azione di alcuni enzimi. ║ N. da colliquazione: provoca il rammollimento del tessuto necrotico (come avviene, per esempio, negli infarti del tessuto cerebrospinale). ║ N. da caseificazione: tipica dei processi tubercolari, è caratterizzata dal fatto che l'area necrotica assume un aspetto simile a quello del formaggio grattugiato. ║ N. gommosa: lesione propria della lue terziaria. ║ Cancrena: interessa i tessuti necrotici esposti o in comunicazione con l'ambiente esterno. La n. è accompagnata da infezione nel caso di cancrena umida dove la devitalizzazione dei tessuti è aggravata dall'invasione di germi putrefattivi. ║ N. bilaterale del rene: rara patologia, di origine non chiara, che provoca rapidamente coma uremico e quindi la morte; caratterizzata da n. diffusa della corteccia dei reni, si manifesta con improvvisi dolori lombari e addominali. ║ N. acuta del pancreas: processo di autodigestione del pancreas, detto anche steatonecrosi pancreatica. ● Veter. - N. delle barre: lesione traumatica necrotica che si osserva talora nella bocca del cavallo, prodotta dall'azione violenta e prolungata di un morso o di un filetto inadatto sullo spazio interdentale. La cura è essenzialmente chirurgica. ● Bot. - Morte degli elementi costituenti un tessuto, a causa di lesioni provocate da agenti fisico-chimici (per esempio il freddo) o parassitari. Di solito nelle piante la n. non dà luogo a un'immediata distruzione del tessuto interessato, per cui la forma esterna dell'organo può conservarsi a lungo.