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Navata.

Arch. - Ciascuno dei compartimenti a sviluppo longitudinale in cui l'interno di una chiesa (o altro spazio, solitamente monopiano e monoambiente) viene suddiviso da file di colonne o di pilastri collegati da archi. Le n. sono in genere in numero dispari (tre o cinque) e quella centrale è più alta e più ampia di quelle laterali, che sono dette anche navatelle. La n. trasversale antistante all'abside prende il nome di transetto. A n. unica è la chiesa con uno schema longitudinale privo di ripartizioni interne. Nello schema a n., il peso della copertura grava, oltre che sulle strutture perimetrali, anche su strutture intermedie costituite da elementi allineati su tutta la lunghezza della copertura stessa. ● Encicl. - I costruttori romani e greci riuscirono, con l'utilizzo di travi in legno per le coperture, ad aumentare l'ampiezza delle n., riducendone il numero. Lo schema a tre o cinque n. divenne, quindi, caratteristico della basilica paleocristiana (dove la n. centrale presenta la caratteristica struttura a vascello con una chiara allusione simbolica alla nave della vita, o alla nave della salvezza) e anche in epoche successive rimase lo schema più utilizzato per gli edifici sacri cristiani. Il ricorso alle n. permette di frazionare lo spazio, permettendo, però, che se ne percepisca l'unitarietà.
La navata della cattedrale di Pamplona