Città (442.370 ab.) del Giappone situata sulla costa occidentale
dell'isola di Kyushu, nella baia di Ioshim. Capoluogo della prefettura omonima
(4.113 kmq; 1.545.000 ab. circa), che comprende la parte nord-occidentale
dell'isola e le isole minori antistanti. ● Econ. - La struttura
urbanistica della città è dominata dal porto, uno dei più
importanti dell'Estremo Oriente, per l'importazione di petrolio, dotato dei
bacini di carenaggio più estesi del mondo, e dei cantieri navali
Mitsubishi. L'economia urbana è basata, oltre che sulla cantieristica
navale, in difficoltà in seguito alla crisi del mercato petrolifero,
sull'industria meccanica e siderurgica, sull'esportazione di pesce essiccato, di
prodotti tessili, lacche e porcellane. ● St. - In origine piccolo
villaggio di pescatori, la città nel XIII sec. divenne feudo della
famiglia dei Nagasaki, da cui prese il nome. Nel 1571, divenuta parte dei domini
dei
daimyo Omura, venne aperta al commercio con i Portoghesi. Nel 1587
N. fu dichiarata città imperiale e successivamente amministrata da
un governatore (
bugyo), divenendo centro di commercio internazionale e di
diffusione del Cristianesimo in Giappone; nel 1597 venne scatenata un'ondata di
persecuzioni contro i cristiani, permettendo ai soli Olandesi, fra gli Europei,
di mantenere rapporti con la città. Durante i due seguenti secoli di
isolamento del Giappone,
N. fu l'unico centro ad avere contatti con il
resto del mondo. L'apertura del porto al traffico internazionale (1857) ne
determinò un ulteriore ingrandimento. Il 9 agosto 1945 la bomba atomica
lanciata dagli Americani distrusse più di un terzo della città,
uccidendo circa 40.000 persone. A ricordo di quella devastante esperienza
N., divenuta città simbolo della causa della pace, ha dedicato un
museo (Nagasaki International Culture Hall) in cui è conservato materiale
fotografico, audiovisivo, e documentario di vario genere. Tra i più
rimarchevoli monumenti della città si ricordano il tempio di Sofukuji,
del 1629, esempio di architettura cinese dell'epoca Ming e i templi cinesi di
Kofukuji, Fukusaiji, Shofukuji; la cattedrale di Urakami, costruita alla fine
del secolo scorso, la più grande chiesa cristiana dell'Estremo Oriente,
distrutta dalla bomba atomica, è stata ricostruita nel dopoguerra. Il
parco della pace, commemorativo dell'esplosione atomica, e il palazzo Glover, il
più antico esempio rimasto in Giappone di architettura in stile
coloniale, sono ulteriori mete del turismo internazionale.