(o
Nabonido). Ultimo re dell'Impero neobabilonese. Regnò
dal 555 al 538. Figlio di una sacerdotessa del dio Sin ad Harran, divenne re con
l'appoggio del clero. Contrariamente agli altri re, decise di allontanarsi dalla
capitale lasciando in mano al figlio Belsharusur (il Baldassare della Bibbia) la
reggenza. Si rifugiò a Teima, in Arabia, nel tentativo di unificare le
popolazioni arabe e aramaiche e organizzare la difesa contro i Persiani. Con lo
scopo di restaurare le tradizioni, promosse culti arcaici e in particolare il
culto del dio della Luna Sin. I sacerdoti di Murdok, potenti in Babilonia, gli
si schierarono contro, appoggiando il re dei Persiani Ciro, che nel 539 a.C.
conquistò la capitale dell'Impero (m. 538 a.C.).