Sovrano della Persia. Nonostante le umili origini, si mise presto in luce per le
eccezionali capacità militari. Emiro della tribù turcomanna degli
Afshar, fu al servizio dello shāh Tahmàsp II della dinastia persiana
dei Safawidi. Ottenuto nel 1727 il governatorato di Mazandaram, Khorasan, Sistan
e Kirman, intraprese una serie di azioni contro i Turchi e i Russi e sulle
rovine della dinastia dei Safawidi riuscì a salire al potere,
affermandosi come l'ultimo grande conquistatore persiano. Nel 1736
detronizzò l'ultimo imperatore della dinastia dei Safawidi, assumendo il
titolo di shāh. Per difendere le frontiere orientali della Persia,
combatté contro le tribù ghilzai e kabul; il suo esercito giunse a
Jamrud, occupando Peshawar e nel 1739 conquistò Lahore. Sconfitte le
truppe indiane,
N. occupò Delhi. Un fallito attentato compiuto
contro di lui nel 1741 gli fornì il pretesto per scatenare una violenta
repressione contro gli oppositori; governò con metodi terroristici.
Morì assassinato (Kalat, Khorasan 1688 - Fathabad 1747).