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Ispano-americano.

Che si riferisce alla Spagna e all'America. ║ Che si riferisce agli Stati dell'America Centrale e Meridionale di lingua spagnola. • Arte - Dopo la conquista spagnola si sviluppò in America latina un'arte dai caratteri originali che durò, come espressione unitaria, per circa trecento anni. I centri più importanti di questa arte furono il Messico e il Perù. In un primo tempo, fu caratterizzata da un'estrema attenzione per l'elemento decorativo (dovuto probabilmente all'influenza della manodopera indigena organizzata dagli ordini religiosi). Nel XVI sec. si profilò, specialmente nell'architettura religiosa, una maggiore disposizione per la sobrietà degli edifici, somiglianti spesso più a fortezze vere e proprie che a chiese. Nel XVII sec., soprattutto ad opera dei gesuiti che controllavano lo Stato teocratico del Paraguay, si sviluppò uno stile maestoso che ebbe riflessi anche nelle Antille e all'Avana e la cui opera più rappresentativa è probabilmente la cattedrale di San Domingo, in cui è sepolto Cristoforo Colombo. Il periodo più fecondo dell'arte i. è il XVIII sec. nel quale lo stile assume connotati ultra-barocchi e ridondanti e le facciate delle cattedrali si riempiono di decorazioni. Notevole esempio è la chiesa del Carmelo a Passi. Anche in pittura i toni decorativi hanno la preminenza e, in questo campo, si ricordano specialmente le opere di Gregorio Vazquez e Miguel de Santiago. È soprattutto in questo secolo che si sviluppa la scultura con Bernardo de Lagarda e Diego Rodriguez. Nel XIX sec. l'arte i. subì l'influsso francese ed italiano, mentre nel secolo seguente si assistette ad un rinnovato interesse per le espressioni culturali ed artistiche delle popolazioni indigene precolombiane. • Lett. - Nei primi tempi della colonizzazione fu principalmente costituita dai testi letterari latino-americani rivolti a magnificare le gesta dei conquistadores e a raccontare, spesso con una ottica deformata, le vicende della conquista del continente. Il miglior testo di questo genere rimane la Storia generale e naturale delle Indie di Gonzalo de Oviedo y Valdes. Altri autori di opere consimili sono il vescovo Bartolomeo de las Casas, Bernal Diaz del Castillo e Augustin de Zarate, autore di una Storia del Perù e Ruiz de Guzman, autore di Argentina. Tra le opere in versi la più notevole è il poema Araucana del cileno Alonso de Ercilla, riguardante la conquista del territorio andino da parte dei colonizzatori europei. Altre opere poetiche sono il poema Argentina di Barco Centenera e La grandeur mexicaine di Bernardo de Balbuena. Un'attività letteraria di carattere particolare che merita di essere menzionata è la stesura di vocabolari e di grammatiche delle lingue indigene curate da intellettuali religiosi venuti al seguito delle truppe spagnole, che costituiscono una preziosa testimonianza linguistica ed etnologica. Tra questi curatori ricordiamo Ludovico Bertonio e Ruiz de Montoya. Tra gli scrittori è preponderante in questo periodo l'influenza della cultura e delle tradizioni letterarie spagnole, malgrado da più parti si tenti di elaborare forme e contenuti culturali autonomi dall'Europa. I primi sintomi della crescita di centri culturali indipendenti sono la fondazione, nel 1551, delle Università del Messico e del Perù. Nel XVII sec. le espressioni culturali dell'America latina si fanno più legate alla vita sociale del continente sud-americano e perdono gradatamente i connotati di stretta dipendenza dalla Spagna. Tra gli scrittori che si distinsero in questo senso ricordiamo Alonso de Ovalla, il gesuita Ignacio Milina e Diego Rosales. Tra i poeti il peruviano Juan de Espinosa Medrano. Nel XVIII sec. l'espressione poetica i. si impoverisce e possiamo citare come opera valida solamente il poema Hernandia di Francesco Ruiz de Leon (1755). Al contrario gli scrittori compiono interessanti passi in avanti nella direzione di una sempre più avanzata maturazione culturale ispirandosi alle correnti filosofiche europee e impostando una battaglia intellettuale che prepara il campo al movimento indipendentista che porterà alla dissociazione dall'Impero spagnolo e alla formazione di Stati nazionali autonomi al cui interno proseguirà la vita culturale seguendo strade spesso assai diverse. ║ Lingua i.: lo spagnolo diventa lingua del continente sud-americano al seguito dei conquistadores nel XVI sec. Nello sviluppo della lingua hanno avuto importanza notevole sia le parlate indigene sia i caratteri dialettali originali dei colonizzatori che provenivano in massima parte dall'Andalusia e dall'Estremadura. Ha inoltre giocato un ruolo non secondario l'immigrazione europea (italiana, tedesca e francese) che si è avuta nei secoli seguenti il XVI. L'importanza dello spagnolo si perde però tra gli strati più umili della popolazione, che hanno conservato per lo più le loro parlate originali.