(in croato
Soča). Fiume (135 km) delle Alpi Orientali; nasce in
Slovenia dal versante Nord-Ovest del monte Tricorno, scorre verso Sud, bagnando
Caporetto (Kobarid), Tolmino (Tolmin) ed entra nel Friuli-Venezia Giulia presso
Gorizia, sfociando nel golfo di Panzano, insenatura della sezione settentrionale
del golfo di Trieste. Il fiume e la valle dell'
I. ebbero, fin dai tempi
dell'Alto Medioevo, grande importanza militare. Numerose furono le battaglie che
vi si svolsero, tra cui la sconfitta di Odoacre, re degli Ostrogoti, da parte di
Teodorico (489) e la vittoria di Napoleone sugli Austriaci (1797). ║
Battaglie dell'I.: undici battaglie combattute dalle truppe italiane e da
quelle austro-ungariche durante la prima guerra mondiale (1915-17). Le prime due
(23 giugno - 7 luglio; 18 luglio - 3 agosto 1915) servirono all'esercito
italiano per passare il corso inferiore dell'
I., da Gradisca al mare e ad
attestarsi sul ciglio del Carso. La terza (21 ottobre - 4 novembre) e la quarta
(10 novembre - 5 dicembre) furono il tentativo del Comando italiano di scatenare
un'offensiva generale sul fronte orientale, d'accordo con i Comandi alleati.
Dovettero inoltre distogliere alcune delle forze degli Imperi centrali dalla
Serbia e dalla testa di ponte alleata a Salonicco. La quinta (11-19 marzo 1916)
fu una battaglia a carattere dimostrativo lungo tutto il fronte Giulio. La sesta
(6-17 agosto) portò alla conquista del monte Sabotino e di Gorizia. La
settima (14-16 settembre) e l'ottava (9-12 ottobre) furono attacchi di
logoramento condotti sull'esempio della strategia alleata sulla Somme, mentre
nella nona (31 ottobre - 4 novembre) furono conquistati Veliki e Pecinka. La
decima (12 maggio - 7 giugno 1917) fu superiore alle precedenti per impiego di
mezzi e di truppe e portò alla conquista di monte Santo, monte Vodice e
monte Cucco ma non riuscì a conseguire i risultati che erano stati
programmati. L'undicesima (17 agosto - 15 settembre) rappresentò il
massimo sforzo compiuto dallo Stato Maggiore italiano, che riuscì a far
avanzare il fronte di 10 chilometri, ma portò ad un esaurimento di
risorse che fu poi pagato con la successiva rotta di Caporetto.