L'atto di isolare e lo stato, la condizione di chi o di ciò che è
isolato. ║ Provvedimento igienico con cui uno o più malati affetti
da malattia infettiva e contagiosa vengono separati dai sani per tutta la durata
di essa. ║ Separazione prescritta per la notte (
i. notturno) per
tutti i detenuti condannati alla reclusione o all'ergastolo;
i. diurno o
diurno e notturno, come aggravamento di pena. ║ Condizione di chi,
spontaneamente o costretto da cause esterne, o anche per egoismo, per
misantropia, vive in solitudine, appartato dagli altri. • Fis. - Tecnica
mediante la quale si può ostacolare in modo più o meno completo il
passaggio di energia sonora o di calore attraverso una parete (
i. acustico,
i. termico), oppure di correnti elettriche tra conduttori a diverso
potenziale (
i. elettrico). • Biol. -
I. batterico: tecnica
messa in uso da R. Koch che mira all'allestimento di colture pure, formate
cioè da un solo tipo di batterio. ║
I. biologico:
impossibilità per gruppi di individui di una specie di animali o di
vegetali di incrociarsi con altri gruppi vicini. È un fenomeno molto
importante dal punto di vista dell'evoluzione, perché può
costituire l'inizio di un cammino evolutivo divergente dei vari isolati, e
quindi il principio del differenziamento di razze o specie diverse. •
Stat. -
I. statistico: operazione preliminare che si esegue nell'analisi
di un fenomeno collettivo, per eliminare l'influenza di quelle cause che,
relativamente agli scopi da raggiungere, sono semplici circostanze
perturbatrici. • St. -
Splendido i.: espressione in uso dal XIX
sec., per designare l'atteggiamento isolazionistico prevalso in Inghilterra dopo
la morte di Palmerston (1865) e durato fino all'inizio del Novecento. •
Psicol. - Il termine è usato in psicoanalisi per indicare un meccanismo
di difesa mediante il quale il soggetto isola un avvenimento impedendogli di
diventare parte della sua esperienza significativa. In altri termini,
l'
i. consiste nel rifiutarsi di veder il contrasto tra un modo
particolare di pensare o di comportarsi e tutto il resto dei pensieri e del
comportamento di un individuo. La tecnica dell'
i. è usata
soprattutto dai nevrotici ossessivi in cui svolge la stessa funzione della
rimozione nell'isteria. Secondo quanto riferisce Freud, il processo di
i.
interessa la sfera motoria "e consiste in ciò: dopo un evento sgradito, o
meglio dopo una particolare attività significativa nel senso della
nevrosi, viene indotta una pausa, in cui niente può verificarsi, nessuna
percezione viene ricevuta e non viene eseguita alcuna azione". A. Adler parla di
i. con un significato meno specifico e tecnico. Egli infatti pone
l'
i. tra le manifestazioni del carattere proprie di quegli individui che
si isolano dagli altri, evitano le relazioni sociali e offrono scarsa
collaborazione, mancano cioè di disponibilità umana. L'analisi di
Adler non interessa la psicologia del profondo, ma rientra piuttosto in una
sfera psico-sociologica. Gli individui che tendono a isolarsi sono privi di
comunicativa dato che parlano poco, non ascoltano, pongono scarsa attenzione
agli altri. L'
i. non è solo individuale, ma abbraccia anche gruppi
di persone: la famiglia, le classi, le religioni, le nazioni, le razze.