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Ishtar.

(o Ashtart). La dea più importante della Mesopotamia, corrispondente alla sumerica Inanna. Figlia di Sin, la Luna, e sorella di Shamash, il Sole, veniva considerata figlia e moglie di Anu, dio del Cielo. È la dea per antonomasia: il plurale del suo nome significa "dee". Era messa in rapporto con il pianeta Venere, la cui rappresentazione stilizzata (una stella a 8 punte) ne costituiva il simbolo. Nel pantheon dei Semiti di Babilonia ed Assiria, I. era presentata principalmente come dea dell'amore. Era adorata inoltre quale dea della guerra, signora della Terra ma anche del cielo. Riunì nella sua immagine molte altre divinità femminili. Grandi templi le furono dedicati in quasi tutte le città mesopotamiche, ma la sua città santa per eccellenza era Uruk, dove, assieme al dio Anu, venne eretto in suo onore un imponente tempio detto Eanna, "casa del cielo". Il mito più conosciuto di I. è quello che descrive la sua discesa negli inferi per liberare il dio Tamuz, riportandolo sulla Terra.