Definizione (coniata per assonanza con lo scandalo Watergate) attribuita a un
caso di politica estera scoppiato nel 1986, durante l'amministrazione Reagan. Il
quotidiano "Washington Post" rivelò le fasi di un traffico di armi
avvenuto tra Iran e alti funzionari governativi dell'amministrazione
statunitense. Per ottenere la liberazione di ostaggi americani tenuti
prigionieri a Beirut dalla
Jihad islamica, funzionari americani avrebbero
incontrato rappresentanti ufficiali del Governo iraniano. Gli USA avrebbero
consegnato a Teheran armi in cambio del rilascio di qualche ostaggio. Il
pagamento effettuato dall'Iran per la vendita di armi americane sarebbe stato
inoltre convertito a favore dei
contras, i reazionari che combattevano il
regime sandinista nicaraguense. Scoppiò una profonda crisi nel Governo
Reagan, e lo stesso presidente divenne bersaglio di numerose polemiche. Venne
istituita una commissione per indagare sul caso; il direttore del Consiglio di
sicurezza della Casa Bianca e il colonnello dei Marines Oliver North,
considerato l'uomo chiave dello scandalo, rassegnarono le proprie dimissioni.
Avvenuto il proscioglimento di Reagan, continuarono i dubbi
sulla sua innocenza alimentati, peraltro, dalle ambigue affermazioni del
presidente stesso.