Termine filosofico riferito a quelle correnti di pensiero e a quegli indirizzi
che considerano la ragione impotente a raggiungere la verità. L'
i.
si oppone alla presunzione della ragione di risolvere tutta la realtà e
di comprenderla entro schemi chiari e definiti. Esso costituisce l'istanza
ricorrente delle forze che si sottraggono al dominio della ragione: gli istinti,
le passioni, i sentimenti. L'
i., quale rivolta contro il razionalismo
astratto teso a trasformare l'uomo in una macchina logica, si ritrova
perciò lungo tutta la storia del pensiero. Nel mondo classico, esso si
contrappone al razionalismo socratico, aristotelico, come
scetticismo ed
ebbe i suoi massimi rappresentanti tra i Sofisti. Più tardi lo ritroviamo
nel neoplatonismo (Plotino) sotto l'aspetto del misticismo e, successivamente,
accompagna il pensiero razionale cristiano come teologia negativa (Agostino,
Cusano, ecc.) che contesta al pensiero la capacità di definire la natura
di Dio e riconosce soltanto a un'eccezionale esperienza il privilegio di
intuirne, in maniera assolutamente extralogica, l'abissale unità.
Nell'età moderna, si contrappone al razionalismo, espresso dal cartesiano
cogito ergo sum, con la
raison du coeur e l'
esprit de
finesse di Pascal, esprimendo ancora il rifiuto di tradurre in termini
concettuali la vita spirituale. Si presenta quindi nella contrapposizione del
romanticismo all'illuminismo e nella negazione del panlogismo hegeliano da parte
dell'esistenzialismo kierkegaardiano che conduce la sua lotta per salvare la
personalità individuale e le esigenze vitali di questa dalle esperienze
impersonali di una ragione anonima. Nel filone dell'
i. si pone la
ribellione di Nietzsche; il volontarismo di Schopenhauer per cui la vita
è sforzo, tensione, dolore; lo spiritualismo e l'intuizionismo di Bergson
e Le Roy; il pragmatismo di James. Varie sono quindi le forme di
i. e
diversi gli aspetti a seconda dello spirito dei tempi. Esso però svolge
sempre una funzione di stimolo per ricondurre la ragione a contatto con le
manifestazioni concrete della vita e dello spirito, costringendola a rivedere di
volta in volta le proprie sintesi concettuali.