Mammifero di grosse proporzioni della famiglia degli Artiodattili, sottordine
suiformi. L'
i. anfibio (
Hippopotamus amphibius), il più
comune, è alto in media 1,60 m, lungo 4,50 m, pesa anche 4 tonnellate. Ha
corpo massiccio e allungato, pelle spessa e priva di peli, tranne che nel muso e
sulla coda. Occhi e narici sono situati sopra il capo; le orecchie sono piccole.
La bocca, su un muso larghissimo, ha 40 denti, fra i quali spiccano i canini
simili a zanne. Le zampe hanno dita dotati di quattro zoccoletti, la coda
è piccola; nello stomaco ha tre camere. Di colore grigio nerastro, quando
suda assume una tinta rossastra. Vive in Africa, ha abitudini acquatiche, nuota
e resiste per qualche minuto sott'acqua. È erbivoro e si può
identificare per il suo potente muggito. La femmina partorisce un piccolo per
volta; vive in branchi che nelle stagioni delle piogge risalgono i fiumi. Fu
soggetto a una caccia incondizionata sia per la sua pelle che per la carne che
è commestibile. Sopporta la cattività. Un tipo particolare di
i. è quello
nano (
Choeropsis liberiensis) che vive
nell'Africa occidentale e che fino al pleistocene abitava anche l'Europa e
l'Asia.
Esemplari di ippopotamo