Mit. - Figlia del re di Ecalia, Euritio; questi la promise in sposa all'eroe che
in una gara di tiro con l'arco l'avesse battuto. Risultò vincitore Eracle
(Ercole) ma, poiché questi era considerato pazzo dal re e dai suoi figli
per la strage che aveva fatto della propria figliolanza,
I. non gli venne
concessa. L'eroe, allora, dopo aver assediato Ecalia, uccise Euritio e i suoi
figli, rapì
I. e la possedette con la violenza; poi la
portò con sé nell'Eubea dopo aver distrutto la città. Ma
Deianira, moglie di Eracle, gelosa della nuova rivale, mandò allo sposo
una veste da cerimonia (egli doveva compiere un sacrificio agli dei) che era
stata intrisa del sangue di Nesso. Non appena Eracle indossò quella
tunica avvelenata il sangue del centauro cominciò a corrodergli la pelle;
folle per il dolore l'eroe scagliò in mare il messaggero che gliela aveva
portata. Si strappò poi di dosso la veste ma, nel toglierla,
strappò via anche la propria pelle. Poco dopo Ercole, dopo essere salito
sul rogo espressamente da lui stesso eretto, moriva. Deianira, che gli aveva
mandato la tunica nella speranza di riconquistare il suo amore, per il grande
dispiacere s'impiccò.
I., invece, sposò Illo, figlio di
Eracle.