Termine usato per indicare la lunga rivolta dei Palestinesi iniziata l'8
dicembre 1987 a Gaza e in Cisgiordania, territori occupati da Israele dal 1967,
dopo la Guerra dei 6 giorni.
I. significa "rivolta delle pietre": in
seguito all'uccisione da parte di un ebreo di alcuni operai arabi che
risiedevano nella striscia di Gaza, un gruppo di giovani Palestinesi
scatenò una sommossa scagliando pietre contro membri dell'esercito
israeliano. La ribellione rivelò le tensioni, provocate dall'occupazione
di Israele, in quei territori ad ampia concentrazione araba. Oltre al dilagare
della violenza si sono registrati, in quelle regioni, fenomeni di disobbedienza
civile come scioperi generali, boicottaggio delle derrate, rifiuto di pagare le
tasse. Gli episodi di protesta organizzati dall'
I. sono stati sostenuti e
incoraggiati dall'OLP. Lo Stato ebraico ha reagito con dure misure repressive e
timidi tentativi di avviare trattative di pace. Alla precaria convivenza
raggiunta dopo il 1994 ha fatto seguito nel 2000 quella che è stata
definita come la “seconda
i.”: lo scoppio di questa nuova
vampata di violenza è nata dalla provocatoria visita effettuata il 29
settembre 2000 alla Spianata delle moschee (di Omar e Al-Aqsa) di Gerusalemme,
da A. Sharon, capo dell'opposizione. Con il suo gesto, Sharon intendeva
affermare la completa sovranità di Israele sulla Città Santa, nodo
principale dei negoziati di pace, e abbattere sul nascere ogni tentativo da
parte del premier E. Barak di cedere parti di essa ai Palestinesi. La scelta del
giorno sacro ai musulmani per recarsi al terzo luogo santo dei musulmani ha
spinto i Palestinesi a reagire immediatamente. Al lancio di pietre contro gli
ebrei in preghiera per celebrare il Capodanno ebraico presso il Muro del Pianto
adiacente alla Spianata, i soldati israeliani hanno risposto con le armi da
fuoco. Questa seconda
i. si è caratterizzata inoltre per una
diversa guerra scoppiata tra Palestinesi e Israeliani, quella che si è
combattuta attraverso le reti informatiche: si sono creati due eserciti
contrapposti composti da hacker, esperti di computer, geek e studenti di
informatica. Entrambi gli schieramenti hanno lavorato con un solo obiettivo:
oscurare, infettare, crackare i siti degli avversari.