Gen. - Fenomeno per cui, in uno stesso individuo, si hanno contemporaneamente
caratteri maschili e femminili. Comprende l'ermafroditismo, l'agenesia e la
disgenesia. Appartiene al gruppo delle malattie delle ghiandole sessuali. Gli
ermafroditi posseggono caratteristiche corporee e funzionali maschili e
femminili. Nei casi molto rari di ermafroditismo vero, la presenza di
mestruazioni può coesistere con la capacità di formare spermatozoi
fecondati. Molto più frequenti sono invece i casi di pseudoermafroditismo
maschile e femminile. Una parte dei pazienti intersessuali è di bassa
statura; mancano i caratteri sessuali secondari, si ha amenorrea e deficiente
sviluppo di peli; le mammelle non sono sviluppate. I maschi presentano scarso
sviluppo dei genitali. Radiologicamente si osserva che le linee epifisarie non
sono saldate; spesso è presente osteoporosi. Dal punto di vista psichico
e corporeo i pazienti hanno un aspetto infantile. L'eccitazione sessuale manca
quasi sempre. Alla laparatomia eseguita per un definitivo riconoscimento del
sesso, si trovò mancanza delle gonadi, cosicché ora si parla di
agenesia. Nei pazienti con agenesia la determinazione cromosomica del sesso
dimostra per lo più trattarsi di sesso maschile. Questa forma di
i. si definisce come disgenesia gonadica o pseudoermafroditismo
genetico.