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Insetti.

Invertebrati appartenenti al tipo degli artropodi; costituiscono la più numerosa classe di esseri viventi. Sono detti anche, meno comunemente, esapodi. Gli i. sono comparsi nell'era paleozoica e le prime testimonianze della loro presenza si trovano nel Devonico medio. Racchiusi in un esoscheletro che ha loro permesso di evolversi in infinite varietà di forme e, nello stesso tempo, di diminuire continuamente di grandezza, occupano un posto indipendente sulla terra, e hanno un valore immenso nell'equilibrio generale della natura. Hanno grande importanza scientifica, perché dal loro studio sono scaturite molte grandi scoperte della biologia, e grandissima importanza pratica. Enormi sono i danni che le forme fitofaghe e a regime specializzato causano alle piante coltivate, alle derrate ed ai manufatti, sottraendo così all'umanità un decimo circa della quantità di materia utile all'economia mondiale. Gravi e numerose le malattie che possono determinare o trasmettere all'uomo e agli animali domestici. D'altra parte, molti i. sono utili in quanto forniscono sostanze pregiate (seta, lacca, miele, cera, ecc.), eliminano vegetali ed altri i. dannosi, ecc. Il periodo di vita degli i. adulti è generalmente breve. Gli i. si diffondono enormemente, compiendo talvolta lunghe e vaste migrazioni. Vivono solitari, in folla o in società incredibilmente ben organizzate e, spesso, in simbiosi. ║ Il corpo degli i. ha forma e dimensioni molto varie, ma è sempre diviso in tre regioni: capo, torace e addome; ognuna di esse costituita da un certo numero di segmenti (metameri). La testa è composta di sei metameri, fusi insieme a formare una capsula rigida, il cranio, fornita di organi e di appendici varie. Il torace è composto di tre metameri: protorace, mesotorace e metatorace, ognuno dei quali presenta una regione dorsale (noto) una ventrale (sterno) e due laterali (pleure), suscettibili di ulteriori suddivisioni in scleriti. L'addome è composto di 11 o 12 metameri (uriti), provvisti, a seconda dei gruppi e degli stadi, di processi e di appendici varie. Il tegumento degli i. è costituito dalla cuticola, che può essere fornita di processi e di appendici tegumentali (peli, setole, squame, ecc.). I colori spesso vivacissimi che ornano il corpo degli i. possono essere strutturali e pigmentali. I primi sono il risultato dell'azione della luce su microstrutture cellulari; i secondi quello della presenza di pigmenti vari. I muscoli degli i. sono quasi tutti formati da fibre striate. La loro disposizione generale, il loro numero e il loro comportamento variano da gruppo a gruppo. Il sistema nervoso comprende un sistema centrale, uno viscerale ed uno periferico. Il sistema centrale è costituito da una massa gangliare sopraesofagea (gnatencefalo) e da una catena ganglionare ventrale. Da tale sistema partono i nervi, per lo più misti. Il sistema viscerale comprende un simpatico dorsale (siomatogastrico) e un simpatico ventrale. Il sistema periferico è costituito da un plesso di neuroni bipolari o multipolari collegati con il sistema centrale. Gli organi di senso, esclusi gli occhi e gli ocelli, risultano costituiti fondamentalmente da un apparato esterno a forma di pelo setola, cono, placca, ecc., da uno o più neuroni bipolari, da un corpo sensoriale e da cellule accessorie. I suoni emessi dagli i. possono essere determinati da ripetuti strofinii contro superfici od oggetti circostanti, dallo sfregamento di una parte del corpo contro un'altra a cuticola opportunamente modificata o dalla vibrazione di membrane speciali. Alcuni i. debbono la loro luminescenza a batteri fosforescenti, altri ad organi luminosi propriamente detti, variamente distribuiti e nei quali la luminescenza è il risultato dell'azione reciproca di due sostanze: la luciferina e la luciferasi. Il sistema digerente comprende gli organi di presa ed ingestione e il tubo digerente. La respirazione si effettua attraverso l'ectoderma e, nella grande maggioranza dei casi, mediante un apparato tracheale più o meno differenziato. La circolazione è vascolare (vaso dorsale e centri pulsatili accessori) o, più spesso, lacunare. I più importanti organi escretori degli i. sono i tubi malpighiani, di origine ectodermica, che sboccano all'estremità anteriore del proctodeo o al confine mesentero-proctodeale. Nel corpo degli i. si trovano numerosissime ghiandole esocrine che secernono varie sostanze, destinate ad essere utilizzate in diversi modi. Gli i. sono animali tipicamente gonocorici, cioè a sessi distinti. Possono tuttavia presentarsi casi di ginandromorfismo di intersessualità e di ermafroditismo. Il sistema riproduttore deriva in parte dall'ectoderma e in parte dal mesoderma e comprende vari organi, di cui i principali sono: le gonadi (testicoli ed ovari), i gonodotti (deferente e ovidutto), i genitali esterni (organi di copulazione e di ovideposizione). L'apparato riproduttore sbocca ventralmente o anteriormente rispetto all'intestino. La forma di riproduzione più comune fra gli i. è quella anfigonica. Frequentissima è tuttavia la partenogenesi. Più rare sono la pedogenesi e la poliembrionia. Vi sono i. ovipari, ovovivipari e vivipari. Lo sviluppo comprende quello embrionale e quello postembrionale. Quest'ultimo è sempre discontinuo e si effettua con una serie di trasformazioni, rese possibili dal fenomeno delle mute, che prendono il nome di metamorfosi.
Un insetto appartenente al gruppo degli Ensiferi

Un lepidottero (Celerio Euphorbiae)

Un insetto stecco (Carausius Morosus)

Una mantide religiosa (Mantis religiosa)

Ortotteri in accoppiamento

L'attero tisanuro (Thermobia domestica), noto come Pesciolino d'argento

Un lepidottero Vanessa

La vista degli insetti