Stats Tweet

Iniziazióne.

Atto ed effetto dell'iniziare, soprattutto nel senso di ammettere, mediante appositi riti, a far parte di una società o categoria sociale da cui i non iniziati sono esclusi. • Etn. - Complesso di riti e cerimonie di carattere pubblico e solenne che generalmente nelle società primitive accompagnano l'età puberale, sancendo il passaggio alla gioventù. In varie società i giovani dei due sessi, separatamente o insieme, conseguono la maturità attraverso un rito di i. più o meno complesso. Il significato di maggiore importanza dell'i. è il riconoscimento da essa sancito dell'idoneità del giovane al matrimonio. L'i. della ragazza è completata spesso da consigli sulla vita sessuale e domestica, mentre quella dei ragazzi comprende l'insegnamento di tutte le tradizioni tribali e varie prove di forza e di resistenza. Il rito è spesso preceduto da un periodo durante il quale il giovane è escluso dalla vita normale del villaggio e sottoposto a privazioni e prove di vario genere. Si tratta di un periodo, denominato "scuola di boscaglia", in cui il giovane viene iniziato ai segreti della tribù e, per poter entrare a far parte della società degli uomini adulti, deve dar prova di resistenza fisica e di coraggio, sia addentrandosi nella boscaglia da solo per cacciare, sia sottoponendosi, senza lamentarsi, a percosse e fustigazioni. La fine della segregazione segna la fase più difficile delle cerimonie di passaggio alla maturità, dato che gli iniziandi devono sopportare varie prove di coraggio e sottoporsi a interventi dolorosi (perforazione del setto nasale, dei lobi per introdurvi ornamenti, tatuaggio e circoncisione). Del pari, l'i. costituisce l'evento centrale nella vita dell'adolescente delle tribù australiane: significa disciplina, addestramento e graduale penetrazione nella vita spirituale segreta, riservata agli adulti, precedendo le cerimonie conclusive che prevedono varie prove, sancite dalle tradizioni mitiche, e operazioni rituali (estrazione di denti, mutilazione delle falangi, circoncisione e subincisione) che forniscono il marchio dell'età adulta. Dovunque la cerimonia finale dei riti di i. sancisce la maturità del giovane per tutta la vita. In genere tali riti non si compiono prima della pubertà. I giovani vengono in genere iniziati in gruppo e a ogni gruppo si attribuisce un nome riconosciuto da tutta la tribù. Gli appartenenti a ciascuna classe d'età, formatisi nello stesso periodo iniziatico, passano poi tutti insieme attraverso i vari gradi d'età. Anche per l'inizio dei rapporti sessuali è prevista una forma di consenso sociale ottenuto mediante la cerimonia dell'i. che sancisce l'ingresso nell'età adulta. In alcune società questo rituale si celebra per entrambi i sessi, mentre nelle società patrilineari di solito si celebra soltanto per i maschi e in quelle matrilineari solo per le femmine. Inoltre, in alcune società, i riti di i. precedono di qualche anno il matrimonio, in altre invece l'i. e il matrimonio avvengono in un'unica cerimonia. Oltre che a segnare il passaggio dall'infanzia alla giovinezza, questi riti invocano anche la protezione della divinità sulla vita sessuale dei giovani iniziati. Si è già accennato alle operazioni iniziatiche maschili, tra cui la circoncisione e la subincisione, dalla quale sembra derivi un maggior piacere sensuale: ad esse corrispondono alcune operazioni iniziatiche femminili, come la clitoridectomia e l'imenectomia. Tali operazioni vengono eseguite nel corso della fase conclusiva dei riti di i. e sanciscono la raggiunta condizione di adulto e la idoneità a contrarre matrimonio.