Introduzione sotto la pelle, per mezzo di una siringa munita di un sottile ago
cavo, di soluzioni medicamentose in solventi acquosi o oleosi. Si devono
iniettare solo prodotti sterilizzati con strumenti sterilizzati seguendo le
norme di asepsi e di antisepsi usuali in chirurgia. ║
Vantaggi
dell'i.: 1) l'azione dei medicamenti è rapidissima: vengono assorbiti
in pochi minuti e l'effetto segue immediatamente l'assorbimento; 2) l'azione del
medicamento è tanto più efficace nella misura in cui il
medicamento viene assunto nelle dosi stabilite senza subire modificazioni per
eventuali azioni dei succhi gastrici; 3) possibilità di somministrare
medicamenti mal sopportati dall'apparato digerente; 4) possibilità di
somministrare dosi maggiori di quante non si possano somministrare per via
orale. ║
Punti di elezione: in alcuni casi (nevralgie) si pratica
l'
i. nel punto dolorante, ma generalmente si ricercano regioni nelle
quali sia garantito il completo assorbimento del liquido. Queste caratteristiche
sono proprie di quelle zone nelle quali abbondante è il tessuto
sottocutaneo senza che questo presenti vasi o nervi di qualche importanza e
cioè la parte esterna o anteriore della coscia, la regione del deltoide,
la spalla, la pelle del ventre, la parte laterale del torace, i glutei. ║
I. intramuscolari: si praticano abitualmente nei muscoli glutei. La via
intramuscolare è la più usata per l'
i. di sali solubili o
insolubili. ║
I. endovenose: si eseguono abitualmente con una
siringa o con un apparecchio per fleboclisi nelle vene della piega del gomito.
Questo metodo permette di iniettare direttamente nel sangue dei medicamenti come
il cloralio o arseno-benzoli o sostanze ipotoniche a base di calcio o cloruro di
sodio, che sarebbe troppo doloroso iniettare per via intramuscolare. In alcuni
casi l'
i. endovenosa si esegue sotto forma di fleboclisi lenta a goccia a
goccia (da 40 a 200 cc all'ora) o continua (da diverse ore ad alcuni giorni).
║
I. endo-arteriose: si eseguono attraverso la pelle nell'arteria
femorale, nella succlavia o nell'omerale; s'iniettano abitualmente anestetici
locali o vasodilatatori nel caso si debba procedere ad interventi operatori o
penicillina o sulfamidici nel caso di gravi infezioni dell'arto. ║
I.
intra-cardiaca:
i. molto lenta (1-2 cc di una soluzione di adrenalina
a un millesimo) nel cuore in caso di sincope cardiaca. ║
I.
intra-ossea o
intra-sternale: è indicata quando le vene sono
troppo piccole o troppo difficili a trovarsi nei neonati e nei bambini piccoli
in caso di collasso, difterite maligna, intossicazioni. ║
I.
sottocongiuntivale: viene usata per l'anestesia e per la terapia di alcune
malattie oculari (coroiditi, disturbi del vitreo, scollamento della retina).
║
I. epidurale:
i. di un liquido medicamentoso nello spazio
extra-durale situato fra la dura madre e la parete ossea della colonna
vertebrale, prima dell'uscita delle radici nervose del canale sacrale a livello
del punto d'unione col coccige e attraverso il ligamento sacro coccigeo. Questo
intervento è indicato nella terapia della sciatica, della lombaggine,
dell'incontinenza urinaria e particolarmente nei casi di enuresi infantile
essenziale. ║
I. intra e
periarticolari: sono usate per
introdurre nelle articolazioni, ed attorno ad esse, novocaina, vasodilatatori o
acetato di idrocortisone. ║
I. intra-rachidea:
i. dopo
puntura lombare negli spazi sotto aracnoidei che consente la cura locale -
grazie all'
i. di antibiotici - della meningite, specialmente della
meningite cerebrospinale. • Costr. - Nella tecnica edilizia si fanno
i. di cemento per solidificare vecchi muri, oppure di gesso, colle, ecc.,
per tenere aderenti intonachi affrescati, stuccati.