Notizia, ragguaglio. • Ciber. - Dato o comando inviato da un trasmettitore
ad un ricevitore secondo un codice stabilito, distinto da altri dati trasmessi,
col complesso dei quali costituisce il "messaggio" inviato. Contenuto di
i. di un messaggio, quantità di
i. che vi è
contenuta valutata secondo l'unità di misura dell'
i. (bit).
║
I. diplomatica: compito dell'agente diplomatico, complesso di
notizie che egli invia al proprio Governo circa la politica interna ed estera
dello Stato presso il quale l'agente è accreditato, oppure notizie che lo
Stato di appartenenza dell'agente fornisce per suo tramite all'altro Stato
(entrambe le forme di
i. possono consistere in rapporti scritti o in
comunicazioni orali, ed avere fine di semplice notizia oppure incidere,
direttamente o indirettamente, sui rapporti tra i due Stati). ║
Servizio i.: organizzazione finalizzata alla difesa della sicurezza dello
Stato: suoi compiti sono lo spionaggio, il controspionaggio, la ricerca, la
valutazione, la elaborazione e diramazione di notizie a carattere politico,
economico, scientifico e militare. Si occupa inoltre dell'organizzazione e del
controllo dei servizi informativi delle forze armate, promuove e controlla
l'attività delle singole fonti che forniscono le
i. I servizi di
i. dei vari Stati, sebbene abbiano una struttura organizzativa molto
simile, possono essere, almeno ufficialmente, esclusivamente a carattere
militare (SIFAR - Servizio informazione delle forze armate, in Italia, dal 1966
Sid, Servizio informazioni della difesa) oppure alle dirette dipendenze del
Governo (CIA, negli USA, Intelligence service, in Gran Bretagna). ║
Servizio i. operativo: organizzazione, presente in tutte le forze armate,
che gestisce la ricerca e il controllo delle
i. di carattere militare.
║
Mezzi di i.: ogni canale attraverso il quale, utilizzando un
linguaggio o codice adeguato, è possibile trasmettere l'
i. I mezzi
elementari di
i. sono, ad esempio, il linguaggio parlato, il gesto, ogni
sistema di scrittura. Attualmente con il termine
mezzo di i. o
mezzo
di comunicazione di massa (
mass media) si intendono tutti gli
strumenti atti alla diffusione di "messaggi" a livello di massa (stampa, radio,
televisione, cinema, ecc.). ║
Agenzia di i.: organizzazione che
fornisce a pagamento notizie a giornali, servizi radiofonici e televisivi, ecc.
La prima agenzia di
i. fu fondata a Parigi nel 1825 da Charles Havas: le
i. erano fornite da corrispondenti inviati nelle capitali europee e
trasmesse agli abbonati, tra i quali molti giornali francesi. Successivamente
due collaboratori dell'agenzia ne aprirono una propria: B. Wolff nel 1849 in
Germania e P.J. Reuter nel 1851 in Gran Bretagna (la
Reuter Ltd., che
giunse in breve tempo ad avere per clienti tutti i maggiori giornali di Londra).
Queste tre agenzie inoltre fornivano i propri servizi alle agenzie di
i.
di molti Paesi europei, non avendo questi agenzie organizzate a livello
internazionale. Verso la metà dell'Ottocento vennero fondate numerose
agenzie in America, tra cui la
Associated Press (1848), trasformata nel
1856 nella
New York Associated Press e la
Western Associated
Press, riorganizzata con il nome di
Associated Press (
AP) che,
nel 1900, contava tra i suoi abbonati più di seicento giornali. La AP
stipulò accordi con le agenzie
Havas, Wolff e Reuter,
assicurandosi il monopolio delle
i. riguardanti i Paesi europei. Sempre
in America vennero aperte la
United Press o UP nel 1907, la
International News Service nel 1909: dalla loro fusione, avvenuta nel
1958, si costituì la
United Press International (UPI). Ma fino
all'inizio della prima guerra mondiale rimase indiscusso il predominio
dell'Associated Press e delle tre agenzie europee, accordatesi anche sulla
spartizione delle aree di influenza: l'Associated Press manteneva il monopolio
dell'
i. negli USA, la Havas nell'America centro-meridionale, la Wolff
nell'Europa centro-settentrionale e in Russia, la Reuter in Inghilterra e
nell'impero coloniale britannico oltre che nel Medio ed Estremo Oriente. Durante
il primo conflitto mondiale la Germania, trovatasi isolata, costituì un
proprio servizio di
i. gestito dall'agenzia Transocean, che svolgeva
anche funzioni propagandistiche. Nel periodo tra le due guerre si verificarono
importanti mutamenti: l'URSS organizzò l'agenzia
Telegrafnoe Agentstvo
Sovetskogo Sojuza (TASS), le agenzie americane penetrarono nell'America del
Sud e nei Paesi dell'Estremo Oriente, ma subirono una relativa flessione a causa
della rottura dei rapporti tra le Reuter e l'Associated Press. Delle tre agenzie
europee sopravvisse solo la Reuter: la Wolff venne neutralizzata dalla
governativa
Transocean, mentre la Havas venne ridotta all'impotenza dal
Governo Vichy, instauratosi in Francia nel giugno 1940. A quest'ultima si
sostituì, nel 1944, l'agenzia
France-Presse che è tuttora,
con la Tass, la Reuter, la Associated Press e la United Press International, una
delle più influenti e accreditate agenzie nazionali. Negli ultimi
decenni, essendosi estesi e perfezionati i mezzi di comunicazione, e data la
complessità dei rapporti internazionali, gli accordi tra le agenzie si
sono ridotti a forme di alleanze a base ristretta o nazionale. Esistono inoltre
agenzie di
i. che agiscono nell'ambito dei rapporti commerciali fornendo
notizie su persone o imprese alle organizzazioni abbonate. ║
Libertà di i.: principio proclamato per la prima volta in campo
internazionale al termine della conferenza panamericana di Chapultepec nel 1945,
riaffermato durante l'assemblea generale dell'ONU del dicembre 1948 e inserito
nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, allora adottata.
L'articolo 19 della dichiarazione stabilisce infatti che "ogni individuo ha
diritto alla libertà d'opinione e di espressione, il che implica il
diritto di non essere perseguito per le proprie opinioni; e quello di cercare,
ricevere e diffondere, senza considerazione di frontiere, le
i. e le idee
attraverso qualunque mezzo di espressione". Successivamente, in seguito alla
conferenza di Ginevra per la libertà di
i., l'assemblea delle
Nazioni Unite approvò nel maggio 1949 una convenzione sulla trasmissione
internazionale delle notizie e sul diritto di correzione. ║
Tecniche di
trasmissione delle i.: Il primo strumento per la trasmissione ottica delle
i. venne realizzato da Claude Chappe nel 1794: esso permetteva la
comunicazione a notevole velocità di lettere e segnali opportunamente
codificati. Una decisiva svolta in questo campo venne segnata dall'invenzione
del telegrafo Morse e dalla successiva posa dei cavi sottomarini. In seguito
alla scoperta delle onde elettromagnetiche si poterono realizzare sistemi di
trasmissione istantanea: il telefono, il telegrafo senza fili di Marconi, la
radio, il radiotelefono, la telescrivente, la televisione, la trasmissione
elettronica col sistema Ultrafax rappresentano le tappe successive
dell'evoluzione originata da questa scoperta. Il sistema tuttora di più
largo impiego è quello della trasmissione per cavi, soprattutto dopo la
posa del cavo telefonico transatlantico, nel 1959, che permette la
ricetrasmissione simultanea di più messaggi. Ultimamente le trasmissioni
intercontinentali sono state facilitate dall'introduzione del sistema di
trasmissione via satellite. ║
Teoria dell'i.: Settore della ricerca
scientifica che si occupa del problema delle comunicazioni sviluppandone una
teoria matematica generale. Il testo di Claude E. Shannon
Una teoria
matematica della comunicazione, pubblicato nel 1949, rappresenta la prima
trattazione organica della teoria dell'
i., alla quale avevano
precedentemente lavorato numerosi scienziati tra i quali H. Nyquist, R.V.
Hartley, N. Wiener e W. Weaver. Ma è soprattutto merito di Shannon
l'avere avviato una ricerca relativa alla codificazione dei messaggi, scelti da
un insieme noto, che permetta di trasmetterli con precisione e uniformità
in presenza di un rumore. Per quanto derivata dallo studio delle comunicazioni
elettriche, la teoria dell'
i. indaga sui problemi della comunicazione in
maniera astratta e generale. Pur essendo una teoria prettamente matematica, essa
ha un impiego molto diffuso nelle tecnologie e nelle scienze specifiche attuali
(fisica, ingegneria, scienze nucleari, scienze statistiche ed economiche, e
nelle gestioni manageriali moderne). Essa ha definito una misura universale di
quantità di
i. in termini di scelta o indeterminazione
(
bit). Quando un sistema dato trasmette ad un altro un messaggio
consistente nella scelta tra due alternative equiprobabili, è stato
comunicato un
bit di
i.: la teoria dell'
i. è in
grado di indicare quanti bit al secondo possono essere trasmessi attraverso
determinati canali di comunicazione in base a descrizioni astratte delle loro
proprietà. È quindi possibile stabilire la velocità di
trasmissione delle
i. di qualsiasi sorgente di messaggi (un individuo che
parla, un sistema di circuiti elettrici, sistemi di rappresentazione visiva,
ecc.). Uno dei problemi fondamentali affrontati dalla teoria dell'
i.
è quella della rappresentazione attraverso codici appropriati dei
messaggi provenienti da una determinata fonte o da trasmettere in modo tale da
ottenere la migliore trasmissione possibile attraverso determinati canali ed
evitare errori di trasmissione. I dati forniti ad un sistema trasmittente
vengono trasmessi in codice ad un sistema ricevente entro il quale avviene la
decodificazione. Nel processo di trasmissione possono verificarsi dei disturbi
(rumori) che alterano il segnale elettrico trasmesso determinando deformazioni
del messaggio. Questo inconveniente può essere eliminato attraverso
particolari accorgimenti quali l'amplificazione (che permette di avere una
predominanza del livello del messaggio su quello dei rumori) e la ridondanza
(ripetizione di ogni unità di
i.).