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Influenza.

Azione che una persona o cosa esercita su altri. • Med. - Malattia infettiva, epidemica e a volte pandemica, caratterizzata da febbre ed indolenzimento, senso spiccato di debolezza e il più delle volte da un catarro delle vie respiratorie superiori. L'i. è nota sin dal Medioevo. Grandi epidemie di i. sono state registrate nel XVI, XVII e XVIII sec. mentre più recentemente, nel 1889, nel 1918 e nel 1957 si sono verificate epidemie che hanno colpito oltre il 75% della popolazione mondiale. La sintomatologia influenzale è molto varia. Generalmente l'incubazione della malattia è breve, variando da poche ore a un paio di giorni. L'insorgere della malattia è spesso preceduto da disturbi respiratori, tosse, raffreddore. Improvvisamente la temperatura sale anche a livelli abbastanza elevati e subentra un senso di spossatezza, debolezza generale, mal di testa e fitte dorsali. La prevalenza dei disturbi dell'apparato respiratorio caratterizzano la forma toracica dell'i., forma fra le più diffuse, in cui alla perdita del gusto e dell'olfatto, a mal di gola, tosse, bronchiolite, laringite e tracheite in forma lieve, si possono accompagnare disturbi più gravi fino alla bronchite e di qui alla broncopolmonite, alla polmonite e persino alla pleurite. Nel caso in cui prevalgono invece i disturbi intestinali, caratterizzati da vomiti, diarree, coliche, dolori gastrici, ecc., si tratta della forma gastrointestinale dell'i., forma meno diffusa della prima. Il fenomeno influenzale si esaurisce in un tempo relativamente breve (da un paio di giorni a una settimana). La convalescenza si protrae per qualche giorno. Le cause dell'i. sono da ricercarsi nella presenza di un virus filtrabile ed ultra filtrabile che è facile ritrovare nel muco del naso e della faringe.