Ramo dell'orientalismo che studia la civiltà dell'India. Sorse come
disciplina autonoma in Inghilterra, nella seconda metà del XVIII sec.,
con Jones e Kolebrooke, ed ebbe nel corso del XIX sec. rigoglioso sviluppo in
tutte le nazioni colte in Europa, in connessione con gli indirizzi della
linguistica, della indagine filosofica e storico-religiosa e con tutto il moto
romantico in genere. Gli ultimi decenni del XIX sec. e i primi del XX hanno
condotto a un parziale spostamento degli interessi teorici e ad un enorme
allargamento e approfondimento nello studio della civiltà indiana,
indagata non più solo attraverso la lingua e letteratura sanscrita, ma
anche nelle fonti pracrite e pali e nelle lingue medievali e moderne
dell'India.