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Inconscio.

Che non è controllato dalla coscienza. • Psicol. - Termine legato strettamente alla psicoanalisi moderna quale elemento di vera rivoluzione nel campo delle scienze mediche. Prima di Freud le indagini sull'i. appartenevano alla filosofia ed erano trattate a livello intuitivo o di presupposto, senza quel rigore analitico che doveva portare ad una delle scoperte più importanti del nostro secolo. Tramite l'applicazione pratica della terapia psicoanalitica si sono potuti risolvere casi di malattie ritenute misteriose o incurabili, essendo totalmente ignorato prima di allora il collegamento neurologico del corpo e della psiche. Leibniz fu il primo ad intuire l'esistenza di una misteriosa attività inconscia nell'uomo. Egli comprese che alcune emozioni si rivelavano troppo debolmente alla coscienza, che dovevano far parte di un complesso percettivo abbastanza sviluppato, poiché da questo complesso partivano reazioni altrimenti inspiegabili, come le paure ingiustificate, le simpatie o le antipatie a prima vista, ecc. Il concetto di i. è divenuto importante per il pensiero moderno con l'intervento del filosofo Schopenhauer, il quale per primo ne ha messo in luce gli aspetti esistenziali, attraverso una analisi della volontà. L'uomo si esprime in azioni sempre condizionate dall'i., spinto da forze oscure che lo dominano profondamente. Seppur alterate da uno spunto romantico, queste intuizioni già si avvicinano quella che sarà la tesi scientifica di Freud, cioè che la maggior parte della nostra esistenza si svolge a livello i., mentre le percezioni di cui abbiamo effettiva coscienza non sono che attimi. L'attività censoria della mente è fertilissima ed essa relega nel profondo ciò che le è sgradito; rifiuto che avviene per una quantità di motivi. Alcune componenti istintuali urtano in modo inconciliabile con tutta la struttura educativa del nostro essere, provocando squilibri psichici che, se ripetuti od esasperati, possono condurre alla nevrosi. La nevrosi ha sempre una derivazione psichica, essendo la somma di tante piccole ferite procurate al nostro essere a livello i. Normalmente l'attività dell'Io viene suddivisa in conscio, preconscio e subconscio (o i.). La fase conoscitiva vera e propria è in genere preceduta da una fase di preconscio che può avvenire per successione spontanea, anche senza una precisa partecipazione mentale. Come si è accennato, anche l'i. può essere rivelato, ma ciò accade soltanto se ci si sottopone ad una terapia, detta appunto psicoanalisi.