Preparato che serve soprattutto per scrivere o stampare. Già 3000 anni
a.C. i Cinesi adoperavano per la scrittura una sospensione acquosa di nerofumo
finemente suddivisa, ispessita con adesivi; i primi
i. ferrogallici
sembra fossero noti fin dal III sec. a.C. ║
I. a base di gallato di
ferro: è il più comune e per la sua preparazione si approfitta
del fatto che il cloruro ferrico aggiunto ad una soluzione di acido gallico
provoca un precipitato nero-azzurro. ║
I. a base di campeggio:
è preparato partendo da una soluzione di estratto di campeggio
(
emateina) a cui si aggiunge lentamente una soluzione di bicromato
potassico, allume di cromo e acido ossalico; alla soluzione così diluita
si aggiunge fenolo come antisettico e gomma arabica come addensante; sono meno
costosi dei precedenti, di larga diffusione, scrivono subito in nero, hanno
forti proprietà copiative, ma, più facilmente degli
i.
ferrogallici, sono cancellabili e lasciano deposito. ║
I. colorato:
soluzione acquosa di colore organico a cui vengono aggiunte piccole
quantità di antisettico e spesso di destrina o glucosio o gomma arabica;
poco resistente all'azione della luce e dell'acqua, esposto al sole rapidamente
sbiadisce. ║
I. indelebile: il migliore è quello a base di
azzurro di Berlino (detto anche blu di Prussia): questo può essere
scolorato solo dagli alcali, che però intaccano contemporaneamente anche
la carta mettendo così in rilievo la cancellatura.
I. indelebili,
non attaccabili da alcun reagente chimico, si ottengono dal nerofumo. ║
I. copiativo: si ottiene da inchiostri comuni più concentrati, con
aggiunta di piccole quantità di glicerina o di glucosio. ║
I.
per disegno: soluzione di gomma lacca con colori organici; adoperando come
colore il nerofumo, mantenuto in sospensione allo stato colloidale nella
soluzione di gomma lacca mediante aggiunta di borace, gelatina, ecc., si ottiene
il cosiddetto
i. di China, scorrevolissimo e molto resistente all'acqua.
║
I. comune da stampa: è per lo più a base di
nerofumo, oli minerali e asfalto o resine. La carta (poco collata) assorbe gli
oli minerali, che funzionano da veicoli, e l'asfalto o le resine restano sotto
forma di pellicola superficiale che trattiene il nerofumo. ║
I. per
incisioni: vernice grassa a base di oli essiccativi, per carte patinate o
satinate. ║
I. per rotocalcografia: deve essere molto fluido;
quindi ai soliti coloranti (gomme, asfalto, ecc.) si aggiungono come veicoli oli
leggeri di catrame.