Misura economica volte a favorire decisioni imprenditoriali in una determinata
direzione. Si tratta di una forma di politica economica basata sull'intervento
dello Stato, che si estrinseca nella concessione, in forma diretta o indiretta,
di sovvenzioni a favore di determinate regioni o attività produttive.
Pertanto, sono possibili
i. agli investimenti,
i. alla
localizzazione industriale in determinate zone (come, per esempio, nel caso
dell'Italia meridionale),
i. all'esportazione, ecc. Gli
i. possono
essere di vario tipo: creditizi, consistere cioè in prestiti a lungo
termine e a un tasso di interesse di favore; fiscali, cioè basati
sull'esenzione da certe imposte; oppure consistere in vari altri tipi di
agevolazioni. Per quanto riguarda in particolare gli
i. alle
esportazioni, sono intesi ad appoggiare gli sforzi degli esportatori per
accrescere le vendite all'estero. Mentre gli
i. alla produzione hanno per
lo più un carattere palese, quelli all'esportazione hanno generalmente un
carattere larvato. Tra i più comuni figurano: il rimborso totale o
parziale, all'atto dell'esportazione di prodotti finiti, del dazio
d'importazione già corrisposto sulle materie prime importate e utilizzate
nella lavorazione; il rimborso, totale o parziale, all'atto dell'esportazione,
delle imposte interne di fabbricazione; l'esonero, totale o parziale, dal
pagamento delle imposte sugli scambi per i prodotti destinati all'esportazione;
il rimborso, all'atto dell'esportazione, della quota di contributi in conto
assicurazioni sociali a favore dei lavoratori, che la legge pone a carico dei
datori di lavoro; l'assunzione da parte dello Stato dei rischi straordinari
connessi alla concessione di crediti commerciali all'estero a esportatori
nazionali; la concessione di finanziamenti a tassi di interesse inferiori al
tasso normale di mercato. È ovvio che sia gli
i. alla produzione
che quelli all'esportazione implicano un minore volume di entrate per il
bilancio dello Stato e costituiscono pertanto un onere per tutti i
contribuenti.