Popolazione che costituì il maggior Stato indigeno dell'America. Le prime
notizie si fanno risalire al XIII sec., periodo in cui gli appartenenti ad un
clan della provincia di Cuzco, il cui capostipite sarebbe stato Manco
Capac, estesero progressivamente il loro potere e costituirono nella regione
delle Ande centrali un vasto impero, detto
Tahuantisuyu, comprendente,
oltre all'attuale Perù, le zone confinanti degli odierni Ecuador,
Brasile, Bolivia e Cile. I sovrani detenevano la suprema autorità, non
solo politica e militare, ma anche religiosa, essendo considerati discendenti
del Sole. Gli
I. alla fine del XIII sec., col passaggio del potere dal
ramo dinastico Hurin Cuzco agli Hanan Cuzco, divennero potentissimi.
Pachacútec estese il suo dominio a Nord fino all'attuale Trujillo e a Sud
fin quasi a Tucumán; Yupanqui (XV sec.) conquistò l'Ecuador;
Huayna Capac (fine XV sec. - XVI sec.) arrivò a controllare tutta la
fascia costiera del Pacifico fino a una parte del Cile e all'interno tutta la
Bolivia e l'Argentina settentrionale. Con la morte di Huayna (1527) ebbe inizio
il declino: la lotta per la successione fra il figlio legittimo Huáscar e
il figlio naturale Atahualpa finì con la vittoria di quest'ultimo (1530);
ma l'anno dopo il conquistatore spagnolo Pizarro attirò in un tranello
Atahualpa e, dopo aver massacrato i suoi uomini, lo fece strangolare. •
Rel. - Fondamentale nella religione incaica il mito di Viracocha, creatore e
sovrano del mondo e regolatore del corso del Sole e della Luna. Dopo aver
introdotto nel Paese le istituzioni fondamentali era scomparso nel mare ad
Occidente. Il culto principale, però, veniva esercitato in onore del
servo di Viracocha, il dio Sole chiamato Inti, con l'offerta d'un sacrificio
quotidiano nel tempio di Cori Caucha a Cuzco. L'incarnazione terrena del dio
Sole, al vertice della monarchia di tipo socialista dell'antico Perù, era
la persona sacra dell'inca, figlio del Sole. Accanto alla religione di Stato col
suo pantheon in cui avevano posto una serie di dee madri, quali
Mama
Quilla (Madre Luna, sposa di Inti),
Pacha Mama (Terra Madre),
Mama
Cocha (Madre Mare) e
Mama Sara (Madre Mais), c'erano anche molti
culti locali e innumerevoli santuari e luoghi sacri detti huaca. • Arte -
Nell'arte degli
I. confluiscono apporti delle precedenti culture di
Chavin, di Tiahuanaco e di Chimú. Pur essendo tecnicamente perfetta
è esteticamente povera e priva di immaginazione. Caratteristiche, e in
parte ancora visibili, sono le grandi città-fortezze (Machu Picchu,
Colquampata, Sacsahuaman, Kenco, Ollantaytambo), modellate secondo una tipologia
costante simile a quella della capitale Cuzco e a questa collegate mediante una
efficientissima rete stradale. Abilmente lavorati sono gli oggetti e le armi in
bronzo o in rame; quasi del tutto scomparsi gli oggetti di oreficeria; rare le
sculture in pietra, rarissime le figure e le teste umane, sconosciute le
immagini di divinità; particolarmente belli i tessuti e il vasellame,
ornati con motivi geometrici.
Rovine di un antico osservatorio astronomico in Perù