Stats Tweet

Imperatòre.

Sovrano successore di Augusto nel governo di Roma. ║ Somma autorità politica. • St. - In Roma antica, chi era investito di una suprema autorità di comando. Poi, termine con il quale era acclamato dai soldati, dopo una vittoria, il generale dotato di comando. Ottaviano nel 40 a.C. lo adottò al posto del prenome. Il titolo, solitamente non usato dai primi i., divenne d'uso comune da Vespasiano in poi. La nomina dell'i. doveva essere riconosciuta dal senato e dal popolo. La designazione avveniva di solito da parte del predecessore. L'i. aveva il comando supremo dell'esercito e il diritto di pace e di guerra; nel campo legislativo, mediante l'emanazione di costituzioni, aveva una giurisdizione propria e superiore; esercitava, per mezzo di funzionari di propria nomina, l'amministrazione pubblica; era arbitro nel campo finanziario; era infine, in quanto pontefice massimo, capo religioso. La residenza dell'i. era sul Palatino, e gli uffici della corte acquistarono sempre più il carattere di alte funzioni pubbliche. Il titolo imperiale, cessato in Occidente dopo il 476 d.C., fu ripreso da Carlo Magno nell'800. Con Ottone I, il titolo di i. si unì alla corona di Germania e d'Italia. Svuotatosi l'Impero di ogni contenuto religioso e di ogni idealità universale, l'i. finì con il ridursi a un monarca tedesco, eletto dai sette elettori imperiali secondo le regole sancite dalla Bolla d'oro. Per rompere la tradizione della regalità, e nel ricordo dei fasti militari dell'antico Impero romano, Napoleone assunse nel 1804 il titolo di i., mentre costrinse Francesco II a rinunciare (1806) al titolo di i. del Sacro Romano Impero per quello di i. ereditario d'Austria. Intanto, già all'inizio del XVIII sec., il titolo di zar di Pietro il Grande era stato tradotto in quello d'i. Così i sovrani dei grandi stati orientali, Cina e Giappone, nella nostra terminologia occidentale furono detti i.